Il lavoro è partito, come spesso accade per i progetti che conduciamo a scuola, da un “carnet” tematico: una serie di immagini e idee raccolte in un quaderno.
Avevo elaborato il “mio infinito” fatto dai colori dell’arcobaleno.
L’arcobaleno è il ponte che unisce cielo e terra, lo stesso concetto avviene con la linea dell’orizzonte: anch’essa è irraggiungibile ed infinita. Benché ci si avvicini, si allontana.
Sempre.
Il lavoro prevedeva quindi la realizzazione di una torre di ottagoni, ognuno dei quali di un colore dell’arcobaleno e legato ad una poesia.

Poi è iniziata la progettazione con la Fondazione Cosso.
Le necessità erano principalmente due: sviluppare un prodotto multimediale che creasse relazione con chi lo fruiva.
Ho quindi pensato a come sarebbe stato bello capire i legami che altre persone avevano con i colori.

Con l’aiuto delle scuole, di amici e parenti ho iniziato a costruire il mio lavoro, chiedendo ad ognuno un disegno monocromatico fatto con un colore a loro scelta. Una volta eseguito il disegno, ho chiesto loro di esprimere che emozione o che parola associassero a quel colore.
La partecipazione è stata ampia ed ho avuto la possibilità di vedere come per lo stesso colore fossero associate più emozioni, diverse, a volte contrastanti.
La sfida però non è terminata. Mi piacerebbe continuare ad aggiungere disegni al mio progetto, magari creati proprio da chi lo sta guardando.

Un ringraziamento a tutti gli studenti dell’I.C. Pinerolo 5 Cumiana – Val Noce, I.C. Pinerolo 1 Giovanni XXIII Pinerolo, I.C. Pinerolo 2 Val Lemina e a tutti coloro che hanno aderito al mio progetto.