Progetto Ulisse 2019/2020
il limite
4BSA - Alfio Varriano 1 - Il divano
4BSA - Alfio Varriano

Angolo dell’immaginazione
Il divano (4-8 anni):

Chi lo guardava da fuori (come i miei genitori) e chi veniva a trovarci vedeva un semplice divano. Per me e mia sorella, da piccoli, poteva diventare di tutto: una nave, un carro, un castello, una capanna. Quel semplice sofà prendeva la forma che la nostra fantasia gli dava e, mentre ospitava i nostri giochi, sembrava guardarci con dolcezza materna.
Oggi tutto appare scontato, e ciò che nutre poveramente le nostre giornate, molto spesso, sono le immagini preconfezionate, le melodie in radio studiate per il marketing, i bombardamenti pubblicitari assillanti.
Quella fantasia bambinesca si è estinta dentro di noi giorno dopo giorno.
4BSA - Alfio Varriano 2 - Altalena
4BSA - Alfio Varriano

Spensieratezza in volo
L’altalena (9-11 anni):

Quando andavo alle elementari amavo il mio cortile e ci passavo moltissimo tempo. Amavo andare in bici, giocare con il mio cane e anche, semplicemente, passeggiare in quel paradiso verde.
La cosa che mi piaceva di più era andare in altalena, li i miei pensieri prendevano il volo, la mia fantasia si librava in aria e carezzava la mia testa spensierata di bambino come il vento che mi attraversava i capelli.
Ora che ho l’abitudine di vivere incollato ad uno schermo, non riesco più ad apprezzare quella genuina semplicità di un gioco così elementare ma che dava sensazioni così pure.
4BSA - Alfio Varriano 3- - Il pallone
4BSA - Alfio Varriano

Freddo, fango e passione
Il pallone (13 anni):

Arrivano le medie e con esse la passione per il calcio. Nella parte di prato più ampia e spaziosa giocavo spesso, anche da solo.
I vicini, e chiunque passasse di lì per caso, mi guardavano, da fuori, vedendo soltanto un ragazzino che, dietro ad un pallone sgonfio, dribblava avversai immaginari e calciava, tra una paulonia ed una panchina. Nella mia testa invece accadeva di tutto. E’ così che a quel bellissimo odore di erba tagliata e al silenzio di un giardino tranquillo, si mischiavano le immaginarie grida di tifosi festanti dopo un mio gol, mentre fantasticavo di abbracciare i miei compagni euforici.
Adesso sono troppo grande per giocare a calcio da solo e lo guardo principalmente al cellulare o al computer, mentre quei palloni sgonfi giacciono dimenticati in quel vaso di terracotta.
4BSA - Alfio Varriano 4 - La stanza degli ospiti
4BSA - Alfio Varriano

Inchiostro…rime…giovani speranze
La stanza degli ospiti (16 anni):

In questa stanza dormivano mia zia e mia nonna quando venivano a trovarci ma ora sono morte entrambe. A sedici anni questa stanza assunse un altro significato per me: qui iniziai a scrivere le prime canzoni. La base in sottofondo si mischiava con i pensieri che prendevano forma in rima grazie a quell’inchiostro che si sdraiava elegantemente su quella carta bianca. Pensieri che la mia mente raccoglieva dagli angoli di quella stanza: quelle quattro pareti apparentemente anonime, mi parlavano attraverso i ricordi. Dopo più di due anni quella stanza sa ancora di musica e di giovani desideri.
4BSA - Alfio Varriano 5 - La tomba di Tilli
4BSA - Alfio Varriano

Un affetto sotto terra
La tomba di Tilli (16 anni e mezzo):

All’inizio del 2018 il mio cane è morto per problemi respiratori.
Era sempre stata una compagna di vita soprattutto quando ero più piccolo e passavo più tempo in giardino e meno davanti ad uno schermo.
Con il passare degli anni, ho gradualmente smesso di passarci del tempo, ma lei non smetteva mai. Ogni volta che mi vedeva, mi correva incontro, con lo stesso entusiasmo dei primi anni. Per lei rimanevo sempre indispensabile.
Ricordo la notte in cui è morta. Il mattino seguente l’abbiamo seppellita e pioveva a dirotto. Ricordo che non provai tristezza: come se fosse normale, sapevo che sono cose che capitano. Ma la mia parte più infantile rimpiangeva di non poterla rivedere correre spensierata anche solo per un minuto.
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La nostra casa non è solo un insieme di mattoni e cemento, ma è l’involucro dei ricordi e della nostra identità.

Il periodo di reclusione mi ha dato la possibilità di osservare meglio ogni suo angolo dato che ognuno di essi racchiude dei piccoli frammenti del mio passato e non lascerò che il tempo li spazzi via come il vento con le foglie d’autunno…